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psicologia

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  La Teoria di Gustave Le Bon: L'Irrazionalità della Folla Nel suo celebre lavoro La psicologia delle folle (1895), Gustave Le Bon sostiene che, quando gli individui si riuniscono in una folla, la loro capacità di pensiero critico si riduce, portandoli a comportamenti emotivi e irrazionali. In questi contesti, l'identità personale si dissolve a favore di un'identità collettiva dominata da impulsi e suggestioni. Comprendere questi meccanismi è essenziale per guidare o controllare una folla. Sigmund Freud: La Perdita dell'Identità Individuale nella Massa Sigmund Freud, nel suo saggio Psicologia delle masse e analisi dell'io (1921), approfondisce il concetto di regressione psicologica nelle folle. Secondo Freud, l'appartenenza a un gruppo ampio riduce il senso di responsabilità personale e favorisce azioni impulsive, motivate dalle emozioni collettive piuttosto che dal pensiero razionale. Differenze tra Folla e Massa Folla → Un insieme di persone riunite temporan...

pedagogia

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  Immanuel Kant e la Pedagogia Immanuel Kant (1724-1804) è stato uno dei filosofi più influenti della modernità, contribuendo in modo significativo allo sviluppo del pensiero occidentale. Le sue opere più importanti analizzano i fondamenti della conoscenza, dell'etica e dell'estetica. La Critica della ragion pura (1781) indaga i limiti e le capacità della conoscenza umana, sottolineando il ruolo attivo della mente nell'organizzazione delle informazioni sensoriali.  La Critica della ragion pratica (1788) approfondisce i principi dell'etica, sostenendo che la moralità deve basarsi su regole razionali e universali, valide per tutti gli individui.  La Critica del giudizio (1790) esplora il modo in cui formiamo giudizi estetici e riflettiamo sullo scopo della natura, combinando filosofia e teoria del bello.  Kant ritiene che la mente umana non sia una semplice "tabula rasa" che raccoglie informazioni dall'esterno, ma una struttura attiva che organizza e interp...

sociologia

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  La Stratificazione Sociale in Sociologia All'interno di una società, gli individui si distribuiscono in diversi gruppi in base alla loro condizione economica e sociale. Questi gruppi, chiamati strati sociali, possono essere distinti in tre principali categorie: alta, media e bassa. Mobilità Sociale La mobilità sociale indica la possibilità di un individuo di spostarsi tra differenti livelli della scala sociale. Questo fenomeno è influenzato da molteplici fattori, tra cui il livello di istruzione, le opportunità lavorative e le politiche adottate dallo Stato. Stratificazione Basata sulla  Nascita Quando la posizione sociale di una persona è determinata fin dalla nascita, si parla di stratificazione ereditaria o mobilità intergenerazionale. Le possibilità di migliorare la propria condizione economica e sociale sono spesso limitate, poiché le risorse e le opportunità disponibili dipendono dalla famiglia di origine. Nei paesi caratterizzati da sistemi sociali rigidi, come l'Indi...

sociologia

  l’istituzionalizzazione e i suoi effetti: 1. Manifestazione delle istituzioni:      Le istituzioni, anche se astratte, diventano "visibili" attraverso i comportamenti delle persone che ricoprono determinati ruoli (es. il vigile che applica il codice della strada). Questi ruoli sono definiti da norme sociali che creano modelli di comportamento obbligatori. 2. Ruolo e posizione sociale:       - Le istituzioni creano posizioni sociali (es. insegnante, vigile) che implicano specifiche aspettative e compiti.        - Il ruolo sociale è l'insieme delle azioni e dei comportamenti associati a una posizione, indipendentemente dalla persona che lo occupa. 3. Aspettative e modelli di comportamento :      - Ogni ruolo è associato a certe aspettative da parte degli altri. Ad esempio, ci si aspetta che un vigile faccia rispettare le regole.        - I comportamenti non sono mai totalmente sponta...

psicologia

  Nel campo dello sviluppo infantile, ritardi mentali e disturbi della comunicazione rappresentano due aree di attenzione prioritaria. Questi disturbi possono avere cause complesse, legate sia a fattori biologici sia ambientali, e un intervento precoce può migliorare notevolmente la qualità della vita dei bambini colpiti. Di seguito, si riassumono i principali aspetti riguardanti ritardo mentale e disturbi della comunicazione. 1. Cause del ritardo mentale : Possono essere biologiche (come anomalie genetiche e traumi) o ambientali (ambienti privi di stimoli o affetto). 2. Sintomi e influenze ambientali : I sintomi biologici sono spesso visibili nei primi mesi, mentre quelli ambientali emergono nel tempo. Un ambiente negativo può ostacolare lo sviluppo armonioso. 3. Prevenzione e adattamento : Interventi educativi e di miglioramento delle condizioni di vita possono aiutare a ridurre gli effetti del ritardo mentale, con buoni risultati se attuati in tempo. Disturbi della comunicazione...

la città dei matti

  “C'era una volta la città dei matti…", una miniserie TV italiana in due puntate diretta da Marco Turco, racconta la storia del rivoluzionario psichiatra Franco Basaglia e della sua lotta per trasformare il sistema psichiatrico italiano negli anni ‘60 e ‘70. Basato su fatti reali, il film esplora la chiusura dei manicomi, ponendo al centro la battaglia per restituire dignità ai pazienti psichiatrici, trattati per anni in modo disumano.   La prima puntata introduce Franco Basaglia, interpretato da Fabrizio Gifuni, che arriva nel manicomio di Gorizia negli anni '60, all’inizio della sua carriera. Colpito dalle condizioni inumane e oppressive in cui versano i pazienti, tra cui Nino, un uomo con problemi psichiatrici causati dal suo passato traumatico, Basaglia si rende conto dell'inadeguatezza delle pratiche convenzionali della psichiatria. I pazienti sono costretti in camicie di forza, sottoposti a elettroshock e trattati come prigionieri anziché persone malate. Deciso ...

pedagogia

  Nel Settecento, l'Europa visse un profondo rinnovamento delle pratiche educative e una revisione delle scuole, influenzata da una nuova visione delle capacità cognitive umane, basata sull'empirismo. Si abbandonò l’idea innatista, che vedeva l’uomo nato con conoscenze preesistenti, tra cui la nozione di Dio, da risvegliare tramite l’educazione religiosa. Studiosi come Locke, Hume, Condillac e Diderot sostennero che la conoscenza derivava dall’esperienza sensoriale, promuovendo un’educazione più pratica e sensoriale. L’infanzia iniziò a essere vista come una fase fondamentale per l'apprendimento e lo sviluppo individuale, spingendo le famiglie aristocratiche a dare maggiore attenzione alla salute e alla cura dei bambini. Fu chiara, anche grazie alla medicina, la differenza tra bambini e adulti, evidenziando l’infanzia come un’età con esigenze specifiche. Sul piano scolastico, questa nuova concezione spinse a riconsiderare i metodi e i contenuti dell’educazione. Si dibatté s...